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Live & Loud (078)

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1010122_746783658727489_6525826649861730822_nAll’armi, all’armi, arriva Putin in città insieme a un sacco di altri stronzi. Meno male non mancano di certo occasioni per snobbarli, ‘sti stronzi.

Okkyung Lee, giovedì 16 da O’ alle 20 e 00.
Compositrice, violoncellista, collaboratrice di quasi tutto ciò che di bello sa offrire il mondo dell’avanguardia, specie e fortunatamente al femminile… a Milano è quasi di casa, e questa per noi è una bella botta di culo.

Cadaver Eyes, ?Alos e Lago Vostok. Giovedì 16 al Boccaccio (Monza).
I Cadaver Eyes sono il cuore della scena noise anticapitalista israeliana, tanto basta per definirne la follia, senza la quale non andrebbero da nessuna parte, e noi nemmeno. Ad accompagnarli nell’ouverture dell’ottobre itinerante di TRoK! ci sono la rumorosa gioventù brianzola e la vampira del caos.

Quartetto Prometeo, venerdì 17 al San Fedele.
Continua la cavalcata di un’edizione di Milano Musica che ci ricorderemo a lungo. Qui siamo ad un quartetto d’archi + elettronica che, ce lo dice già nel nome, porterà il fuoco alle orecchie dell’uditorio.

Cibo e Cayman the Animal, sabato 18 al Cox18.
Siamo suppergiù dalle parti dell’hardcore, quello fatto per divertirsi e per divertire.

Saint Vitus e Orange Goblin, sabato 18 fuori città, al Bloom (Mezzago).
Vogliamo dire un pezzo di storia del metallo? diciamolo. Perchè i Saint Vitus è ormai dall’inizio degli ‘80s che spingono il doom e l’heavy metal in su verso l’Olimpo. Da qualche decennio, inoltre, li guida quel signore chiamato Wino, che riesce a dare a tutto ciò che tocca quel vago sapor di whiskey…

UT. Sabato 18 e domenica 17 all’ex-oratorio San Lupo (Bergamo).
Due giorni di Invisible Show in quel di Berghem. Si apre con quel figo di Drekka, manipolatore di suono e di sogni del pubblico da bloomington, indiana. domenica invece tocca alla Winter Family, duo weird-wave israeliano in bilico tra politica e paura. Il tutto necessariamente su prenotazione (a invisibleshow @ yahoo.it).

Clock DVA. Domenica 19 al Dude.
C’era una volta l’elettronica industriale, la fascinazione del futuro che arrivava veloce e non si sapeva dove ci avrebbe portato, ma che sicuramente arrivava dispensando ceffoni a destra e a manca. I Clock DVA erano una narrazione quantomai appropriata di quelle botte. Pensare che oggi il loro live sarà immortalato da imbecilli che trasmetteranno in tempo zero le foto del concerto su reti sociali private è un modo per capire che tutto quel pessimismo era in verità una visione paradisiaca.

Mars Red Sky, Gordo, My Home on Trees e Black Bear. Domenica 19 al Lo-Fi.
I marziani francesi sono una di quelle stoner-band che trascorre più tempo su un furgone che tra le mura di casa. Oggi lo parcheggiano fuori dal Lo-Fi, ma giusto per poche ore.

Spray Paint e Tab_ularasa. Lunedì 20 alla ciclofficina Unza.
Gli Spray Paint vengono dal Texas e fanno una specie di garage-punk acido che ti fa sculettare e deprimere al tempo stesso. Prima di loro c’è Tab_ularasa con le sue canzoni lo-fi da ascoltare seduti, così si riposano i muscoli.

मेम वेर्म alla Ciclofficina Pontegiallo, martedì 21.
Mema Verma (si traduce così) è la one-man-band di Giovanni Lami alle prese con una versione acustica dello shruti-box, un generatore di droni di tradizione indiana che ha fatto la fortuna di svariati commercianti su eBay.

Half High, mercoledì 22 da Legno alle 18:30 circa.
Matthew P. Hopkins e Lucy Phelan fanno dark-ambient e minimal-wave e con ciò riaprono la stagione della Piattaforma Fantastica.

Japanese New Music Festival, mercoledì 22 in serata da Macao.
Zaund & TRoK! uniscono le forze per ri-portare alle nostre latitudini il carrozzone più rumoroso della scena circense giapponese. Sono in tre, ma nel giro di poche ore riescono a dar vita a 8 gruppi diversi, dai “classici” Acid Mothers Temple e Ruins (solo) fino al punk di riciclo e alle poliritmiche a cappella. Uno show unico nel suo genere, anche perchè qui non basta l’ironia ma ci vuole pure una botta di qualità.

Toxydoll, sempre mercoledì 22 ma al Piano Terra.
Quartetto punk-jazz transnazionale incontratosi ovviamente a Berlino, per l’occasione scendono sottoterra ma cercheranno di farsi sentire pure dall’ultimo piano dei grattacieli circostanti.


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